WiFi Italia è la prima grande rete wifi nazionale e promette di far connette tutti gratis, grazie ad una federazione di reti free wifi pubbliche e private.
Si chiama WiFi Italia e promette di far navigare gratis, con un unico accesso, italiani e stranieri in visita nel Belpaese. L’app, già disponibile per IOS e Android, permette di localizzare le reti wifi pubbliche, libere e gratuite, e di accedervi con un solo identificativo. Non sarà cioè più necessario registrarsi, di volta in volta, sulla wifi della biblioteca, del comune o dell’albergo. Un unico accesso garantirà la navigazione su tutte le reti wifi federate a WiFi Italia. Il progetto nasce dalla cooperazione fra il ministero dello sviluppo economico, l’agenzia per l’Italia digitale e il ministero del turismo e delle attività culturali ed è stato realizzato da Infratel Italia, azienda interna al ministero dello sviluppo economico. Al momento, risultano federate a WiFi Italia le regioni Toscana, Emilia Romagna, il Polesine, la provincia autonoma di Trento e alcune città pioniere come Roma, Milano, Firenze e Bari. Il sistema, però, sembra destinato ad espandersi perché offre la possibilità, sia agli enti pubblici che ai soggetti privati, di federarsi alla rete WiFi Italia, allargando così il bacino territoriale di utenza. Potranno entrare a far parte di WiFi Italia musei, centri culturali, scuole, biblioteche ma anche alberghi, negozi, ristoranti che vorranno condividere la propria wifi.
WiFi Italia, come funziona
WiFi Italia, le possibili applicazioni
Non solo wifi gratuito con WiFi Italia. La condivisione dei dati d’accesso, infatti, è una miniera senza fondo da usare per la gestione e la profilazione del turismo in Italia. La rete delle reti, infatti, permetterà di capire come cittadini e turisti accedono alle informazioni, cosa cercano on line, cosa e come comprano, quanto tempo dedicano ai singoli musei, quali itinerari prediligono: tutte informazioni preziosissime, big data da analizzare e interpretare per lo sviluppo turistico della nazione.
Fonte originale principale: Corriere della Sera