Sta per partire un progetto sperimentale che vede l’applicazione delle nuove tecnologie applicate all’intero ambito cittadino: si tratta di Città 5G, dove Open Fiber, società compartecipata al 50% da Enel, Cassa depositi e prestiti,e Wind Tre realizzeranno nelle città di Prato e L’Aquila. Un mese fa sono riuscite ad aggiudicarsi il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardo il progetto. Di cosa si tratta? Principalmente di salute, mobilità, sicurezza, prevenzione e gestione delle emergenze: questi i cinque ambiti su cui puntare per costruire una “Città 5G”, ovvero una città nella quale sia le famiglie che le aziende possano convivere usufruendo di servizi innovativi, atti a cambiare in meglio la vita quotidiana della comunità.
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La Banda Ultra Larga
La vera e propria sperimentazione pre-commerciale, condotta attraverso un modello applicabile sia in Italia che in Europa, partirà fra pochi giorni a Prato e all’Aquila, e durerà fino al 31 dicembre. L’iniziativa più importante sarà quella di creare progetti di infrastrutturazione Bul, la Banda Ultra Larga, al momento ancora non presenti in Italia.
Per quanto riguarda Open Fiber, l’azienda sta cercando di concretizzare una rete completamente in modalità definita Fiber To The Home”. Questa rete sarà capace di raggiungere la velocità di 1 Gigabit al secondo. Sarà fondamentale soprattutto ne prossimo futuro, che presenta innovazione e tecnologie sempre più bisognose di una rete ultra veloce.
Per quanto riguarda invece Wind Tre, la compagnia si appresta a ammodernare una rete radiomobile con ben 21mila siti operanti con tecnologie all’avanguardia che garantiranno, in tutta Italia, 2G, 3G, 4G e 4.5G.
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Tecnologia al servizio del cittadino
Open Fiber e Wind Tre concorrono al medesimo obiettivo: operare simultaneamente per garantire al paese uno sviluppo capillare ed esaustivo di reti 5G. La città de L’Aquila e quella di Prato servono come prototipi per un progetto che vuole rivoluzionare l’intero modo di vivere relativo ai servizi che la città può offrire ai propri abitanti.
Coinvolti nel proponimento anche varie Università italiane tra cui Firenze, Genova e Bologna, centri di ricerca come la Fondazione Bruno Kessler, multinazionali energetiche tra le quali Enel e Estra.
La tecnologia 5G può fare davvero la differenza nella nostra vita perché si lega direttamente al potenziamento sia di reti, che di servizi come ad esempio l’assistenza sanitaria, la distribuzione dell’energia o la sicurezza stradale.
Fonte: adnkronos