La sfortunata protagonista di questa triste storia si chiamava Yana Rykhlitska e aveva 29 anni. La ragazza era originaria di Vinnytsia, in Ucraina, ma è stata uccisa da un colpo di mortaio nella città di Bakhmut, il fronte più caldo della guerra dove l’esercito di Zelensky rischia di rimediare una sonora sconfitta. Yana era conosciuta da tutti come ‘l’angelo dei combattenti’ a causa del suo impegno quotidiano nel curare i feriti che ogni giorno arrivavano dalla prima linea.
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Yana Rykhlitska morta a Bakhmut in Ucraina
Secondo quanto si apprende, Yana Rykhlitska, che si era arruolata come paramedico nell’esercito dell’Ucraina, è stata uccisa dai colpi di mortaio sparati dall’esercito russo, molto probabilmente dalla milizia privata Wagner, durante un’evacuazione di feriti vicino a Bakhmut. L’automobile con cui si stava muovendo insieme ad un collega avrebbe anche esposto un contrassegno della croce rossa. Ma questo accorgimento non è bastato a salvarle la vita. Yana è stata sepolta mercoledì scorso nella sua città natale, ma la notizia è divenuta di dominio pubblico solo nelle scorse ore.
Ora i genitori di Yana Rykhlitska hanno aperto una raccolta fondi: non per loro stessi, ma per raccogliere soldi da donare alle Forze Armate dell’Ucraina. “Yana era una vera eroina, pronta a rischiare la vita per aiutare gli altri. Memoria e gloria eterna ai nostri eroi caduti!”, le rende così omaggio del Ministero della Difesa ucraino. “Le ho chiesto come stava andando, con quel flusso di feriti inimmaginabile a Bakhmut. Lei mi ha risposto, con amara ironia ‘mi sto divertendo, ancora tutta intera’”, racconta commossa l’amica Tetiana Zenart che la aveva sentita poche ore prima della sua tragica fine.
“È stata una guerriera per l’Ucraina, una combattente per la giustizia”, la ricorda con queste parole Oleksander, un soldato di 36 che aveva conosciuto l’estate scorsa e con il quale si era sposata il 31 dicembre. “È un momento buio per tutti i medici di guerra e i soldati che ha aiutato. Ci vendicheremo. Con calma, ma con rabbia fredda dentro, stiamo facendo il nostro lavoro”, scrive infine sui social il volontario dell’esercito dell’Ucraina Valerii Bahynskyi.
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