La Lega non perde occasioni di infilarsi, maldestramente, in qualche polemica. Trasformando addirittura l’addio a Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso a 73 anni, in terreno di scontro. Un caso nato dopo l’omaggio reso da Luca Zaia, governatore del Veneto, attraverso un messaggio Facebook: “Gino Strada lascia un segno nella storia come medico e come modello dell’uomo pronto ad impegnarsi e non risparmiarsi in prima persona per quello in cui crede”.
“Ricorderemo sempre il lavoro che ha svolto – ha aggiunto Zaia – e che proseguirà nell’opera dei tanti professionisti che lo hanno affiancato in questi anni condividendone la missione. Invio a sua figlia e a tutti i familiari i sentimenti di vicinanza e a lui un pensiero”. Niente di male, verrebbe da pensare. Se non fosse che queste sentite parole non sono invece piaciute affatto agli utenti leghisti, scatenati nei commenti.
“Quanta retorica! Ma che fine ha fatto la Lega? Ah già! Sta al governo con quelli che una volta erano gli antagonisti. Che fine miserabile! Pensare che vi ho creduto! Bleah!” è una dette tante risposte subito apparse. E ancora: “Caro Zaia, hai perso un’occasione d’oro per stare zitto”. Oppure: “Non mi pare proprio il caso di santificare Gino Strada”.
Non è mancata, fortunatamente, una parte di leghisti che ha difeso Zaia condividendone il pensiero rivolto a Strada, sottolineando la distanza, sempre più netta, tra il governatore e un parte degli esponenti del partito di Matteo Salvini.
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