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Zalone promosso, Pio e Amedeo bocciati: il giudizio di Aldo Grasso

Una bocciature netta per Pio e Amedeo e una promozione, invece, per “La vacinada” di Checco Zalone. Questi i giudizi dati dalle pagine del Corriere della Sera da Aldo Grasso, che si è voluto soffermare sui momenti di comicità che più stanno facendo discutere in queste ore sui social italiani. “I veri comici non sono coloro che fanno ridere di più, ma quelli che ci svelano un modo nuovo di ridere” ha esordito il giornalista. Celebrando poi il talento di Zalone e del suo video, interpretato insieme a Helen Mirren.

Zalone promosso, Pio e Amedeo bocciati: il giudizio di Aldo Grasso

Un testo che ironizza sugli effetti della pandemia, tra i quali l’astinenza e una facile eccitazione di fronte al primo segnale che arriva dal mondo esterno: “Tiene la zinna un pochito calada, ma non fa nada, non fa nada e la caviglia un pochito gonflada e non fa nada, non fa nada, quando se mueve suave y sensual, pare che il femore sia original”. Luca Medici, nelle vesti di Oscar Francisco Zalon, è attratto da una sovrana vegliarda, in un siparietto che ha già divertito migliaia di utenti.

Stroncatura, invece, per Pio e Amedeo, protagonisti nell’ultima puntata di Felicissima sera con “una tiritera di venti minuti sulle parole proibite”. In molti, in rete, non l’hanno presa bene, accusando i due di non aver trovato un giusto registro per divertire in maniera intelligente. Un flop, insomma. Secondo Grasso, “Checco Zalone strappa irrefrenabili risate con uno di quei suoi lampi di genio che non hanno bisogno di format, a differenza di Lol”.

E ancora: “Per giustificare il «grande successo» del programma (le grandi piattaforme di streaming non forniscono il numero degli ascolti, bastano mille interventi sui social per generare meme e per far gridare al «fenomeno virale»), si è scritto che «Lol è la nuova comicità popolare… funziona perché unisce la comicità di situazione al format del reality show di montaggio. Un po’ sitcom, da questo punto di vista, senza le risate finte». Con «La Vacinada» c’è poco da spiegare e molto da godere: «A me mi gusta bailare con tigo, oh vacinada, io faccia a faccia e sta veccia muchacha immunizadaa»”.

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