Potremmo definirla la “Just Eat” delle automobili. L’idea di business alla base di Zebra Fuel è semplice e assolutamente in linea con le necessità che la frenetica vita di questo millennio sta generando.
Oggi infatti le start-up digitali che risolvono problemi associati alle prenotazioni o alle consegne “on demand” risultano molto attraenti per gli investitori perché facilitano una fornitura di un servizio fidelizzando gli utenti.
Zebra Fuel, impresa nata a Londra, si propone di eliminare le scomode pompe di benzina dai centri cittadini consegnando il carburante direttamente presso il veicolo. Un idea che ha permesso a i due giovani imprenditori, Reda Bennis e Romain Saint Guilhem, di ottenere un finanziamento di 2,5 milioni di sterline da parte di Angels e del nuovo fondo pan-europeo da 85 milioni di dollari First Minute.
Il funzionamento di Zebra Fuel è semplicissimo: l’utente può prenotare il rifornimento attraverso una app e fissare l’appuntamento con il “benzinaio itinerante” dove vuole. Per la verità al momento Zebra Fuel gestisce solo il rifornimento di gasolio, ma si sta organizzando per trasportare anche benzina, idrogeno ed altri tipi di carburante. L’azienda è attiva nella parte centrale di Londra ma sta predisponendo il lancio dei propri servizi anche in altri grandi centri urbani Europei.
L’idea dei due ragazzi deriva dalla volontà di eliminare la necessità di fare lunghe code presso le stazioni di servizio delle metropoli e le conseguenti perdite di tempo, nonché l’inquinamento derivante dai gas di scarico emesso durante tali attese. Un “pitch” che riguarda l’ecologia, la riduzione delle emissioni di gas nocivi e la riduzione del traffico congestionato.
Inoltre, chi si rifornisce con Zebra Fuel, spesso paga un costo del carburante inferiore rispetto alle pompe di benzina che si trovano in centro città perché l’azienda si approvvigiona presso gli stessi grossisti ai quali si rivolgono le grandi stazioni di servizio, che però devono assorbire i costi di struttura delle location in cui si trovano.
Inoltre, i furgoni Zebra Fuel, non devono nemmeno fare lunghi viaggi per rifornirsi, dato che l’azienda si è organizzata con un grosso mezzo di trasporto che può gestire il “re-filling” di più furgoni Zebra Fuel contemporaneamente in ogni area della città.
E non finisce qui! Zebra Fuel ha organizzato un servizio B2B estremamente efficace per rifornire anche flotte aziendali o commerciali che spesso, durante la notte, vengono parcheggiate in aree dedicate collocate nelle zone centrali.
Il servizio ha anche un impatto sociale positivo suggerito proprio da un cliente disabile: è infatti possibile segnalare tramite la app di aver lasciato lo sportellino del serbatoio aperto e quindi prenotare un rifornimento senza nemmeno essere fisicamente presenti. Un azione che un auto connessa potrebbe automatizzare attraverso le API. Prenotando infatti un rifornimento tramite Zebra Fuel, il computer di bordo apre lo sportello del serbatoio automaticamente all’ora prevista.
Nella vision del fondatore, Zebra Fuel agisce come avviene in Formula 1 durante un pit stop, ed è plausibile pensare che l’azienda presto estenderà i propri servizi proponendo controllo di olio, gomme e manutenzione “on the spot” e persino revisioni “on demand”.
Nonostante chi lavora nei grandi centri urbani spesso fa un uso ridotto della propria auto, è anche vero che la possiede e spreca molto tempo e soldi per gestirla. Ed è proprio il risparmio di tempo e soldi il principale beneficio che si ottiene utilizzando un servizio come quello di Zebra Fuel.
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