Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolge in videoconferenza al Parlamento italiano accolto da applausi scroscianti. Ad ascoltare il suo discorso ci sono anche i massimi rappresentati istituzionali del nostro Paese, come i presidenti delle due Camere, Roberto Fico e Maria Alberti Casellati. Entrambi, insieme al premier Mario Draghi, tengono un primo discorso introduttivo, prima di lasciare la parola e la scena all’illustre ospite.
“Il nostro popolo è diventato l’esercito. – apre così il suo discorso alla Camera Zelensky – Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia. Ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue”, attacca il presidente ucraino.
“L’obiettivo dei russi è l’Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. – prosegue Zelensky – L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare. A Kiev i russi torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. – denuncia il numero uno di Kiev – L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L’esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini”, avverte.
“Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. – ricorda ancora Zelensky – Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi. Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni. Chi commette barbarie non entri in Europa”, conclude.
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