Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sempre più protagonista della scena politica mondiale. E anche di quella italiana. Nella giornata di martedì 22 marzo, infatti, Zelensky si rivolge in videoconferenza ai parlamentari italiani riuniti a Montecitorio. Ma proprio nello stesso giorno arriva anche la notizia di una telefonata fatta da Papa Francesco al presidente ucraino che, durante la chiacchierata, ha invitato il Pontefice a recarsi in Ucraina.
Martedì 22 marzo è dunque il tanto atteso giorno del discorso di Volodymyr Zelensky al Parlamento italiano. Gli occhi di tutti i parlamentari saranno puntati su di lui, per capire quale corda cercherà di toccare l’ex attore per convincere gli italiani ad aumentare gli sforzi per aiutare il suo Paese invaso dall’esercito russo di Putin. Non proprio tutti gli onorevoli saranno però presenti in Aula. Alcuni ex del M5S hanno infatti già dato forfait. E anche nella Lega si teme qualche defezione, come quella di Simone Pillon e Armando Siri.
Ma Zelensky fa parlare di sé anche per la telefonata che, secondo l’agenzia Ansa, avrebbe ricevuto proprio questa mattina da Papa Francesco. A riferire la notizia di questo inedito contatto telefonico è stato in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. Non si conoscono nel dettaglio i contenuti della chiacchierata. Ma pare che il presidente ucraino abbia invitato il Santo Padre a recarsi in visita nel suo Paese il prima possibile.
Al momento non si sa se la risposta di Papa Francesco sia stata affermativa o negativa. Fatto sta che l’azione diplomatica messa in campo da Volodymyr Zelensky è a 360 gradi. Da una parte l’invito pressante rivolto ai membri della Nato per istituire una No-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Decisione che però rischierebbe di scatenare la terza guerra mondiale. Dall’altra, il ramoscello d’ulivo teso a Papa Francesco per cercare di risolvere pacificamente il conflitto con i russi.
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