Volodymyr Zelensky è “il figlio di put*** dell’Occidente”. Non usa mezzi termini Maria Zakharova per commentare il viaggio del presidente ucraino negli Usa, dove ha incontrato il presidente Joe Biden alla Casa Bianca e i parlamentari riuniti al Congresso. Un viaggio storico quello compiuto dal numero uno di Kiev, che però non suscita affatto entusiasmi a Mosca. Anzi, la portavoce del ministero degli Esteri russo rincara pure la dose contro quello che ritiene essere il peggior nemico del suo Paese.
Zelensky è “il figlio di put*** dell’Occidente e anche il loro strumento per contrastare il nostro Paese. Di conseguenza tutto gli è permesso – dichiara la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando su Telegram il viaggio del presidente ucraino a Washington – L’approccio pseudodemocratico di Ue e Usa rafforza ulteriormente il senso di impunità di Kiev e spinge (il governo ucraino, ndr) a passi estremamente pericolosi con conseguenze imprevedibili”.
Sempre secondo la Zakharova, gli Usa avrebbero confermato il loro “coinvolgimento diretto” nella guerra che si sta combattendo in Ucraina proprio decidendo di ospitare a Washington il presidente Zelensky e dando ragione al governo di Kiev sul fatto di poter attaccare anche la Crimea. La portavoce del ministero degli Esteri russo parla anche di “ulteriore conferma della partecipazione diretta degli americani alle ostilità a fianco delle forze armate ucraine”.
“Il rappresentante permanente dell’Ucraina presso le Nazioni Unite ha pubblicato su Twitter una nuova bandiera dell’Ucraina. Quello di cui abbiamo parlato per molti anni, ma non ci hanno creduto, è successo. Congratulazioni!”, aggiunge poi con tono sarcastico la Zakharova commentando l’iniziativa del rappresentante permanente dell’Ucraina presso l’Onu di postare la bandiera a stelle e strisce con i colori dell’Ucraina.
“Di fronte alle primitive tattiche russe e contro ogni probabilità, l’Ucraina non è caduta ma vive e combatte: non ci arrenderemo mai. – aveva detto invece poco prima Zelensky, accolto con un’ovazione dai membri del Congresso americano – Voglio ringraziare gli americani e dire loro che gli aiuti concessi non sono beneficenza, ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia. Potete velocizzare la nostra vittoria. La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America. Fra pochi giorni è Natale. In Ucraina lo celebreremo anche a lume di candela, e non per romanticismo. Non abbiamo l’elettricità e molti non hanno l’acqua. Ma non ci lamentiamo. La luce della nostra fede illuminerà il Natale”.
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