Prosegue il tour di Volodymyr Zelensky in Europa. Nella prima tappa del suo viaggio il presidente ucraino si è recato a Londra per incontrare tutte le massime cariche britanniche. Poi è volato a Parigi dove ha incontrato insieme il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. All’Eliseo ha anche ricevuto la prestigiosa Legion d’Onore, concessa per la verità anche al presidente russo Vladimir Putin nel 2006. Poi il trasferimento a Bruxelles dove ha tenuto uno storico discorso al Parlamento europeo riunito in seduta comune.
Leggi anche: L’Europa tratta con Zelensky, tranne l’Italia
Zelensky arriva al Parlamento europeo
“Qui non è necessario convincere nessuno di quanto sia essenziale sostenere l’Ucraina. Per sostenere tutti coloro che stanno dando la vita. Per sostenere i valori che predichiamo con misure concrete. Siamo con te. Eravamo con te allora, siamo con te adesso, saremo con te per tutto il tempo necessario”, dichiara il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento di introduzione della seduta in Aula con Zelensky.
“L’Europa significa libertà, questo è il nostro modo di vivere è questa è la casa dell’Ucraina. – Zelensky apre così il suo intervento al Parlamento europeo – L’Europa offre al mondo intero lo stile di vita europeo, gli standard europei di vita dove ognuno ha un valore, e dove vive lo Stato di diritto e la società è aperta, dove la diversità è un valore e i confini non sono violati. L’Europa è la nostra casa, questo è il nostro percorso per tornare a casa. Sono qui per difendere la casa del nostro popolo ucraino, di tutti gli ucraini che godono di questo retaggio comune, dello stile di vita europeo che qualcuno sta cercando di annichilire con una guerra totale”.
La sfida di Zelensky a Putin
“Perché dopo aver distrutto il modello ucraino vogliono distruggere il modello europeo, e noi non lo consentiremo. – Zelensky avverte Putin – C’è un dittatore che ha riserve di armi sovietiche e che vuole distruggere il valore della vita umana. Milioni di cittadini russi sono costretti dal regime di Mosca a combattere e a piegarsi alla supremazia della violenza e dell’obbedienza. A sei giorni di distanza dall’inizio dell’invasione, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non solo per sostenere la nostra lotta ma per anche il nostro status di candidato all’Ue. Questo ci ha motivato ad essere ancora più forti e determinati a resistere: grazie”.
“Stiamo combattendo contro la forza antieuropea più forte al mondo”, ribadisce ancora Zelensky secondo il quale gli ucraini oggi sono “ancora più determinati a resistere. Il destino dell’Europa non è mai dipeso dai politici, ma da ognuno di noi, ognuno di noi conta, ognuno di noi fa la sua parte, ognuno di noi può avere impatto sulla vittoria comune. Grazie a tutti in Europa per sostenere l’Ucraina in questa battaglia storica. Oggi potrò ringraziare personalmente i capi di Stato e di governo per le decisioni che hanno consentito di realizzare quello che sembrava impossibile: l’Europa si sta liberando dai lacci, dalla dipendenza dalla Russia. L’Europa si sta difendendo dalle infiltrazioni dei servizi segreti russi che hanno collocato agenti ovunque”, conclude.