In questo momento è la app più scaricata in Italia: Zepeto, il social media un po’ diverso dal solito sta spopolando tra gli adolescenti di tutto il mondo. L’app permette di creare un avatar virtuale partendo da un selfie e di utilizzarlo per interagire con quelli degli altri utenti, con i quali è possibile svolgere varie attività, tra cui chattare e scattare foto di gruppo che possono essere condivise su vari social. L’azienda che l’ha sviluppata è la coreana Snow, rispolverando un’idea non proprio innovativa: vi ricordate Second Life, il mondo virtuale dove entravamo venti anni fa assumendo sembianze a piacere? Zepeto è anche questo, a differenza che in questo caso l’aspetto dell’avatar verrà creato in base all’autoscatto caricato sull’app.
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Per quanto riguarda la privacy degli utenti, come ogni servizio gratuito sul web però, Zepeto guadagna dalla vendita dei dati dei suoi utenti (oltre agli acquisti di crediti in-app che in questo caso vengono usati per la personalizzazione degli utenti). Dunque è necessario tenere presente che l’app fornisce le informazioni personali ad alcune aziende. Si tratta di dati come l’indirizzo IP, il numero di telefono e l’indirizzo email. La posizione degli utenti, invece, non viene rivelata in alcun caso. Nei termini di servizio, scritti in coreano, è specificato che alcuni dati personali possono essere inviati a società di marketing come Unity Ads e AppsFlyer. Inoltre, le informazioni raccolte possono essere cedute a terzi.
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Zepeto è stata creata dall’azienda sudcoreana Snow. Lo scorso novembre è stata l’applicazione più scaricata in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, mentre a dicembre ha replicato il risultato in Francia e in Germania. Inoltre, su Instagram sono presenti oltre un milione di post contenenti l’hashtag #zepeto. Questi dati sono sufficienti a farsi un’idea dell’enorme successo che l’applicazione ha ottenuto in tutto il mondo.
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