Manovre intense, in questi giorni complicati, per cercare di trovare una quadra prima che sia troppo tardi. Con il Movimento 5S e il Pd divisi sul Mes, uno dei punti più delicati da affrontare nelle prossime settimane, e alla ricerca di intese su altri fronti. A partire da quel mondo del lavoro che ha visto i due partiti riavvicinarsi in queste ore. Si cerca l’accordo su lavoratori e aziende, insomma, per evitare che l’alleanza possa rompersi molto prima del previsto. Con un patto a cementificare le due parti.
Come anticipato da Repubblica, infatti, rossi e gialli sarebbero arrivati a un accordo venendosi reciprocamente incontro. I Cinque Stelle puntano sullo stop ai licenziamenti e sul prolungamento della cassa integrazione, i dem insistono invece sull’allungamento a oltre la metà di agosto della sospensione dell’obbligo delle causali per il rinnovo dei contratti a termine, accompagnata da incentivi per le aziende che decideranno di assumere a tempo indeterminato. Con il Pd ad avvertire però Conte sulla necessità di sforzi imponenti per far fronte all’emergenza.
Proprio in queste ore, non a caso, Nicola Zingaretti ha lanciato attraverso le pagine della stessa Repubblica un messaggio al premier invitandolo ad accettare senza ulteriori esitazioni i soldi del Mes. Preziosi, in un momento di difficoltà economica in cui serve un impulso alla ripresa delle attività economiche. Ma sui quali il M5S è ancora spaccato, consapevole del fatto che un eventuale sì balzerebbe all’occhio dell’elettorato come l’ennesima promessa tradita.
“Oggi possiamo avere le risorse per fare quegli investimenti che ci permetteranno di migliorare la qualità dell’assistenza e dalla cura” scrive Zingaretti, con riferimento al settore sanitario. Sostenendo che le prossime sfide saranno decisive per ricostruire fiducia nei confronti dello Stato. Conte, insomma, è stato avvisato. Un eventuale no al Mes rischierebbe di far saltare l’accordo raggiunto tra Pd e 5S.
Caos e divisioni, così la bomba 5S rischia di far saltare il governo