Un Nicola Zingaretti a tutto tondo, quello che ha commentato le recenti elezioni del Partito Democratico. E che a Italpress ha spiegato: “Sono molto contento del fatto che ci siano tante differenze che hanno fatto però la scelta dell’unità. Oggi Gualtieri è più forte, perché è un nome che esce dalla consultazione popolare e conferma quello che ho sempre pensato, e cioè che l’unica alternativa alle destre e a un’amministrazione che non mi ha mai convinto è la candidatura del centrosinistra, cioè Roberto Gualtieri”.
Zingaretti ha poi aggiunto: “Può vincere perché, ripeto, è figlio delle differenze, del pluralismo, delle identità ma poi alla fine dell’unità. Ora rimettiamo al centro Roma, le sue ambizioni e il suo ruolo nel pianeta Terra e le difficoltà dei romani, purtroppo, a vivere in questa città, perché è diventato addirittura difficile vivere in una delle città più belle del pianeta e questo non è normale: il primo cambiamento da fare è proprio questo, sapendo che è possibile”.
“Se c’è una cosa che abbiamo dimostrato nella Regione Lazio – ha concluso Zingaretti- è proprio questa, io otto anni fa nei comizi giuravo che avremmo lasciato una Regione migliore di quella che abbiamo trovato, e ce la stiamo facendo. Sono convinto che con Gualtieri potrà essere la stessa cosa a Roma, ci sono problemi immensi ma i problemi non si raccontano per raccogliere voti, si affrontano e si risolvono per stare vicino a chi nella città si vive: faremo di tutto per far voltare pagina alla città più bella del mondo. La coalizione è assolutamente unita”.
Non è mancata, poi, una frecciata al veleno nei confronti di Carlo Calenda: “Se parleremo agli elettori di Azione? Il Pd tornerà a vincere parlando alle persone in carne e ossa. Commercianti e artigiani che sono stati colpiti dalla pandemia. Calenda non fa parte del centrosinistra, si è autoescluso. Mi sembra che abbia più un atteggiamento di boicottaggio del campo di forze del centrosinistra più che di collaborazione”. Infine sulle Primarie: “Bellissimo segnale. Sono molto contento. Checché se ne dica l’alternativa alle destre è il Pd e il suo sistema di alleanze. L’ho sempre pensato e con questo passaggio si conferma”.
Ti potrebbe interessare anche: ISEE 2018 per le famiglie italiane, strumento fondamentale per il reddito: ecco come funziona