Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, anche se tutti lo dicono sottovoce, sta attraversando una fase molto buia del suo mandato. In molti nella base lo accusano di immobilismo. Prima la poca voce in capitolo nella gestione della crisi aperta da Renzi, dove il Pd è apparso appiattito e privo di iniziativa, poi i malumori sui ministeri: alla prova dei fatti, il Pd ne ha presi tre, esattamente come Forza Italia (anche se quelli di Berlusconi sono tutti senza portafoglio). Poi la grana scoppiata tra le donne del partito, che accusano il segretario di maschilismo e poca considerazione visto che i posti di prestigio sono tutti in mano a uomini. E adesso il retroscena sull’intergruppo Pd-M5S-Leu di cui – pare – il segretario non sapeva nulla. A raccontare tutto è Tpi.
“L’intergruppo parlamentare fra Pd, 5 Stelle e Leu in Senato è una iniziativa autonoma di Marcucci. Che si è spinto oltre. Zingaretti non ne sapeva nulla. Un conto è coordinarci con Leu e 5 Stelle, un conto è istituzionalizzare la vicenda senza prima un passaggio politico”. Dal Nazareno, stando a quanto rivela Tpi, frenano su questa iniziativa di Marcucci, il più renziano fra i dem rimasti nel partito.
“Noi vogliamo mantenere e rafforzare l’alleanza con i grillini e Leu. Però le cose vanno fatte per gradi. E sicuramente l’iniziativa di Marcucci va oltre. Davvero non capisco”, dice un senatore vicino a Zingaretti. Mentre altri aggiungono sornioni: “Non è che qualcuno ha tentato di fare un piacere a Renzi creando problemi a Nicola?”.
Insomma, al Nazareno c’è chi parla addirittura di “fuoco amico” che sta rendendo il Pd sempre più esplosivo . E impraticabile. Ma i Dem ne hanno anche per chi continua ad attaccare il Pd ad ogni piè sospinto: “Solo e sempre la solita ossessione di chi pensa di distruggere il Pd basandosi sulla disinformazione”.
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