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Zingaretti sotto assedio: “Non pagherò solo io se perdiamo le Regionali”

Se il Movimento Cinque Stelle guarda alle prossime Regionali con apprensione via via crescente, il Partito Democratico non può certo a sua volta sorridere con l’avvicinarsi dell’appuntamento cone le urne. Il rischio, per i dem, è quello di vedere da un lato una vittoria del “sì” al taglio dei parlamentari che sarebbe salutata più come un successo pentastellato che altro. E, dall’altro, incassare una pericolosissima batosta tra le varie Regioni. Con la Toscana ora addirittura a rischio.

L’incubo peggiore per Zingaretti è quello di andare di fronte alle telecamere per analizzare una sconfitta proprio mentre Di Maio, di contro, potrà quanto meno esultare per il referendum. Con i risultati del fallimento che finirebbero così per scaricarsi tutti sul Pd e sulla sua guida, con Conte al riparo da ogni nubifragio. E il primo a rischierare sarebbe, a quel punto, proprio Zingaretti, il promotore di un’alleanza con i pentastellati complicatissima e venuta a mancare proprio nelle varie Regioni chiamate al voto, con esiti negativi ovunque. Le voci di un Matteo Renzi pronto a rientrare nel Pd dalla porta principale per riconquistare il partito sono l’ennesima preoccupazione per un leader che ora teme e parecchio l’esito delle elezioni. E che è parso a molti in questi giorni nervoso e tesissimo. Deciso a non recitare la parte dell’agnello sacrificale.“Siamo pronti a tutto, anche al ritorno al voto” è stata la linea dettata dal segretario. Difficile però capire se sarà in grado di sopravvivere al prossimo 20 e 21 settembre. E se, eventualmente, sarà ancora in sella.

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